Settembre 2020
Mohamed Zouaoui
Nato a Mahdia, in Tunisia, e figlio di un ex insegnante, è stato una promessa del calcio tunisino, giocando nelle varie categorie giovanili fino all'età di 20 anni nella squadra della sua città natale, Équipe Makarem de Mahdia EMM. Ha poi fatto il fotografo e il capo animatore in strutture turistiche nel sud e nel nord Italia. Nel 2004 ha ottenuto il suo primo ruolo come attore nella miniserie TV Posso chiamarti amore? di Paolo Bianchini. Ha partecipato poi a diverse fiction italiane: Nassiryia - Per non dimenticare, Capri, R.I.S. - Delitti imperfetti. Nel 2007 ha preso parte alla miniserie Liberi di giocare con Pierfrancesco Favino, trasmessa su Raiuno in prima serata, regia di Francesco Miccichè. [2] Al cinema ha esordito nel 2008 con una parte nel film L'ultimo Pulcinella con la regia di Maurizio Scaparro. Nel 2009 ha recitato in I mostri oggi per la regia di Enrico Oldoini, e poi nel cast del film Il padre e lo straniero con la regia di Ricky Tognazzi.[3] Nel 2010 è arrivato per lui un ruolo di rilievo nel film I fiori di Kirkuk del regista Fariborz Kamkari, nel quale ha interpretato un colonnello dell'esercito iracheno, ruolo che gli ha valso diversi premi e riconoscimenti tra cui nel 2010, Scrittura e Immagine Chieti Film Festival Premio Flaiano, e nel 2011, il Globo d'oro al miglior attore rivelazione.[4] Nel 2012 è stato protagonista della pellicola indipendente Carta Bianca, del regista colombiano Andreas Maldonado, film tratto da una storia vera. Nel 2018, dopo aver interpretato diversi ruoli in serie tv, ha preso parte al film Beirut, per la regia di Brad Anderson con Jon Hamm e Rosamund Pike. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2018 il 22 gennaio. Nello stesso anno è stato protagonista assoluto del film italo-marocchino Catharsys or The Afina Tales of the Lost World, presentato in concorso in diversi festival importanti tra cui il Torino Film Festival e il Festival Internazionale del Film di Marrakech. Cinema
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